Baricitinib nella COVID-19

infettivologia
10-01-2021 06:28 · Letture: 23438
Il baricitinib è un inibitore della Janus Kinasi (JAK). La JAK fa parte della tirosina kinasi. La sua efficacia in pazienti ospedalizzati per COVID-19 è stata testata in uno studio randomizzato e controllato. Sono stati arruolati 1033 pazienti trattati con remdesivir per 10 giorni. In più i partecipanti hanno ricevuto, per 14 giorni, placebo o baricitinib. Nei trattati con baricitinib il tempo di miglioramento clinico è stato, in media di 7 giorni contro gli 8 giorni del gruppo placebo (endpoint primario). La probabilità di miglioramento al 15° giorno era superiore del 30% nel gruppo baricitinib. Nei pazienti trattati con ossigeno ad alto flusso o ventilazione non invasiva il tempo di miglioramento clinico era rispettivamente di 10 e 18 giorni. La mortalità al 28° giorno era del 5,1% nel gruppo baricitinib e del 7,8% nel gruppo placebo (differenza non significativa). La percentuale di eventi avversi risultò minore nel gruppo baricitinib (16% versus 21%; p = 0,03), così come le nuove infezioni (5,9% versus 11,2%; p = 0,003). Come si vede i risultati sono incoraggianti. La mortalità a 28 gioni, però, non differiva in maniera statisticamente significativa tra i due gruppi. Inoltre era un endpoint secondario. Bisogna concludere, ancora una volta, che il lavoro è in progress, alla ricerca di terapia risolutive (che forse potrebbero venire da un cocktail di farmaci). Renato Rossi Bibliografia 1. Kalil AC et al. Baricitinib plus Remdesivir for Hospitalized Adults with Covid-19. N Engl J Med. Pubblicato in data 11 dicembre 2020.