News – scienza

Amiodarone e rischio di cancro

scienza 25-08-2013 06:18 Letture: 3795

L’amiodarone, approvato dalla FDA per il trattamento dell’aritmia nel 1985, è un farmaco antiaritmico usato per il trattamento delle tachiaritmie.
Poiché l’amiodarone è liposolubile e la sua emivita di eliminazione è molto lunga (53 giorni), grandi quantità del farmaco possono accumularsi nei tessuti molli dopo trattamenti a lungo termine. Inotre, la struttura dell’amiodarone è molto simile a quella della tiroxina e, pertanto, anormalità funzionali della tiroide sono comuni durante la sua somministrazione. Possono verificarsi sia ipo che ipertiroidismo dopo trattamento con amiodarone. Ma la reazione avversa più grave causata da amiodarone è la tossicità polmonare, che può esitare in fibrosi polmonare. Trattamenti a lungo termine con amiodarone sono stati associati anche a iperpigmentazione blu-grigia e a fotosensibilità della pelle. Studi su animali hanno riportato aumento di incidenza di cancro della tiroide nei topi. Nella sorveglianza postmarketing la Food and Drug Administration ha riportato lo sviluppo di masse polmonari, cancro della tiroide e cancro della pelle. Alcuni case reports hanno indicato che l’amiodarone può aumentare il rischio di masse polmonari, cancro della atiroide e della pelle. Inoltre, una metanalisi di trials clinici randomizzati ha inaspettatamente rivelato un aumento con significatività borderline della mortalità da cancro tra pazienti assegnati al gruppo amiodarone.

E' vera allergia alla penicillina?

scienza 08-09-2013 06:28 Letture: 2962

Un paziente che riferisce una storia di allergia alla penicillina è davvero allergico a questo antibiotico?

Enteropatia simil-celiachia da olmesartan

scienza 04-08-2013 06:28 Letture: 6044

La FDA Drug Safety Communication approva modifiche della scheda tecnica del farmaco antipertensivo olmesartan medoximil per includere problemi intestinali (enteropatia simil-celiachia).

FANS, coxib e rischio di eventi del tratto gastrointestinale superiore

scienza 18-08-2013 06:38 Letture: 2542

Le due strategie per prevenire i sanguinamenti del gastrointestinale superiore (UGI) per coloro che utilizzano FANS sono la sostituzione del FANS con un inibitore-selettivo- della- ciclo ossigenasi-2 (coxib) o la co-prescrizione di in farmaco gastroprotettivo (GPA).

Interazioni tra statine e macrolidi

scienza 11-08-2013 06:38 Letture: 4611

La claritromicina e l’eritromicina, ma non l’azitromicina, inibiscono l’isoenzima 3A4 (CYP3A4) del citocromo P450 e l’inibizione aumenta le concentrazioni di statine che sono metabolizzate dal CYP3A4 (atorvastatina, simvastatina e lovastatina).

Estratto di caffè verde per dimagrire

scienza 28-07-2013 06:28 Letture: 4731

L'estratto di caffà verde potrebbe essere usato come supplemento per perdere peso, ma sono necessari ulteriori studi per poter trarre conclusioni definitive.

I probiotici influenzano l'attività cerebrale

scienza 14-07-2013 06:18 Letture: 2983

Modifiche del microbiota intestinale alterano i meccanismi di segnalazione, i comportamenti emozionali e i riflessi nocicettivi viscerali nei roditori. Tuttavia, alterazioni del microbiota intestinale con antibiotici o probiotici non hanno mostrato di produrre queste modifiche nell’uomo

Claritromicina ed eventi cardiovascolari

scienza 19-05-2013 06:58 Letture: 3909

L’uso molto diffuso di antibiotici macrolidi ha ultimamente destato preoccupazioni circa il loro possibile effetto deleterio su morbilità e mortalità cardiovascolare. Uno studio retrospettivo sull’uso di eritromicina in 1.249.943 pazienti ha identificato un aumento significativo delle morti per malattia cardiovascolare. Un altro macrolide, l’azitromicina, ha mostrato di avere un’associazione simile con l’aumento di morti cardiovascolari durante il tempo della somministrazione. Lo studio CLARICOR (Trial sugli effetti della Claritromicina su Mortalità e Morbidità in Pazienti con Malattia Cardiaca Ischemica) è un trial in doppio cieco, controllato verso placebo che ha mostrato che un uso di due settimane di claritromicina ha aumentato significativamente la mortalità cardiovascolare e da tutte le cause in pazienti con malattia coronarica ma senza evidenza di infezioni respiratorie. Questi risultati sono significativi perché l’aumento di mortalità persisteva per tre anni dopo la sospensione del farmaco. Questi risultati si sono consolidati in una recente metanalisi di 17 trials di antibiotici nella malattia coronarica che ha mostrato aumentatta mortalità a lungo termine dopo macrolidi, dovuta principalmente all’aumento di morti per cause cardiovascolari (1).

Associazione tra uso prolungato di aspirina ed incidenza di degenerazione maculare

scienza 14-04-2013 06:18 Letture: 2624

Uno studio dimostra un aumentato rischio di incidenza di degenerazione maculare neovascolare in pazienti con uso prolungato di asprina