News – urologia
Terapia conservativa dell'incontinenza urinaria femminile
L'American College of Physicians ha pubblicato le linee guida per il trattamento non chirurgico dell'incontinanza urinaria femminile.
Scoperto markers per predire aggressività istologica del tumore prostatico
Scoperto un polimorfismo di una base vicina al gene KLK3 che codifica per la sintesi del PSA che correla con tumori ad elevata aggressività in base all'istologia.
Incontinenza urinaria da stress: quale terapia?
Uno studio olandese di tipo randomizzato suggerisce che l'intervento chirurgico di plastica uretrale è più efficace della fisioterapia nell' incontinenza urinaria da sforzo.
Metformina e cancro della vescica
La metformina, una biguanide usata come prima linea di trattamento del diabete mellito di tipo 2, abbassa i livelli di glucosio sierico attivando la protein-chinasi AMP-attivata (AMPK). L’attivazione della AMPK determina la successiva inibizione a valle della proteina mTOR, con conseguente inibizione della crescita e della proliferazione delle cellule cancerose. Pertanto, è ammissibile che gli attivatori dell’AMPK, quale la metformina, possano influenzare il rischio di cancro. Il cancro della vescica è un obiettivo logico per le chemioprevenzione con metformina, dal momento che l’attivazione della mTOR è stata individuata nel cancro vescicale, mentre la sua inibizione blocca la tumorogenesi vescicale in modelli animali ed è associata ad una risposta duratura in alcuni pazienti con cancro avanzato della vescica. Alcuni studi osservazionali hanno dimostrato che l’uso della metformina è associato a ridotta incidenza di cancro della mammella, del colon, del fegato, del polmone, del pancreas e della prostata. Due recenti metanalisi, che hanno incluso alcuni di questi studi osservazionali, hanno riportato una riduzione del 30% dell’incidenza di tutti i tipi di cancro negli utilizzatori di metformina rispetto agli utilizzatori di altri tipi di terapie antidiabetiche (Decensi et al.: rischio relativo 0.69 [95% IC 0.61–0.79]; Noto et al.: 0.68 [0.53–0.88]). Vi sono, tuttavia, dati limitati che hanno esaminato l’effetto della metformina sull’incidenza di cancro della vescica, e, poiché il cancro vescicale si verifica più comunemente in pazienti diabetici di tipo 2, è importante determinare se l’esposizione alla metformina è associata ad un ridotto rischio di cancro della vescica. Suissa e Azoulay hanno riportato, recentemente, che molti studi sull’impatto della metformina sul rischio di cancro soffrono di bias tempo-correlati, che, complessivamente, avrebbero potuto condurre ad una esagerata riduzione del rischio di cancro osservato in questi studi.
Sintomi delle basse vie urinarie correlati a statine
E’ stata esaminata l’associazione tra l’uso di statine ed il rischio di sintomi delle basse vie urinarie (LUTS, Lower Urinary Tract Symptoms ) nei report inviati al FAERS (FDA Adverse Event Reporting System) tra il 2004 e il 2011.
Prostatectomia meglio di vigile attesa nel cancro prostatico localizzato
Il follow up prolungato dello studio SPCG-4 suggerisce che nel cancro prostatico localizzato la prostatectomia è superiore alla vigile attesa, soprattutto nei pazienti con meno di 65 anni e in quelli con cancro a rischio intermedio.
Prostatectomia o radioterapia nel cancro prostatico?
Uno studio osservazionale svedese suggerisce che, nel cancro prostatico non metastatico, la prostatectomia è superiore alla radioterapia in termini di riduzione della mortalità nei pazienti più giovani e in buon salute.
Quanto deve durare la terapia nelle infezioni urinarie maschili?
Uno studio osservazionale suggerisce che nell'uomo il rischio di recidive è maggiore quando il trattamento di una infezione urinaria dura più di 7 giorni, ma il dato va interpretato con molta cautela.
Metformina nel cancro prostatico
Uno studio osservazionale retrospettivo suggerisce che la metformina potrebbe ridurre la mortalità nei pazienti diabetici affetti da cancro prostatico.
Sostituzione del catetere vescicale e profilassi antibiotica
Secondo una metanalisi la profilassi antibiotica dopo rimozione di catetere vescicale porta ad una riduzione del rischio di infezione urinaria sintomatica.