News – ematologia
Approccio diagnostico alle linfocitosi
Come comportarsi di fronte ad un paziente che mostra un aumento del numero assoluto dei linfociti?
Rituximab nel linfoma follicolare avanzato naive
I benefici apportati dall’aggiunta del rituximab alla chemioterapia di prima linea sono evidenti anche con un follow-up a lungo termine.
Bortezomib+melfalan e prednisone nel mieloma multiplo
Lo studio evidenzia la superiorità del trattamento bortezomib + melfalan e prednisone rispetto a melfalan + prednisone da soli per i pazienti con mieloma di nuova diagnosi che non sono eleggibili per la terapia ad alte dosi.
Rituximab migliora efficacia della chemioterapia in alcuni linfomi
Il rituximab associato di chemioterapia intensiva associata ad autotrapianto di cellule staminali migliora la prognosi nel linfoma diffuso a grandi cellule B e nel linfoma follicolare ad alto rischio.
Rituximab nel linfoma non Hodgkin
I dati complessivi della letteratura mostrano che l'aggiunta di rituximab alla chemioterapia migliora la sopravvivenza e il controllo della malattia nei pazienti con vari tipi di linfoma non Hodgkin.
Decorso clinico del mieloma asintomatico
Una ricerca della Mayo Clinic ha permesso di determinare qual è il rischio di progressione del mieloma asintomatico e quali sono i fattori di rischio prognostici da considerare.
Rituximab nel linfoma non Hodgkin
L' anticorpo monoclonale rituximab migliora la cura del linfoma non Hodgkin a cellule B.
Prevalenza della gammopatia monoclonale di significato indeterminato
La MGUS è relativamente frequente dopo i 50 anni e tale frequenza aumenta con l'età ed è più frequente negli uomini.
Talidomide aggiunto a terapia classica migliora la prognosi nel mieloma multiplo naive
L'aggiunta del talidomide alla terapia con melphalan e prednisone migliora la risposta alla terapia e il periodo libero da malattia nel mieloma multiplo naive anziani.
Lenalidomide efficace nel mieloma multiplo, ma aumenta tromboembolie
La terapia combinata con lenalinomide e desametasone aumenta la sopravvivenza nei pazienti con mieloma multiplo recidivo o refrattario, tuttavia incrementa il rischio tromboembolico.